Costellazioni Familiari attraverso il consulto delle carte dei Nat

La morte dei nostri avi è un evento molto importante.
Essa, se vogliamo, ci fornisce numerose informazioni preziose, utili alla conoscenza di noi stessi, quindi alla consapevolezza e alla nostra trasmutazione interiore.

Monte Popa - Dimora dei Nat - Birmania
Monte Popa – Dimora dei Nat – Birmania

La morte in un certo senso, svela i segreti dell’anima, permettendole così di esprimersi ad un livello superiore – là, nella “terra di mezzo” dove gli opposti non esistono – in tutta la sua natura più selvaggia.

Se proviamo a non considerarla come una fine realizzeremo che essa non si contrappone alla vita, bensì la rivela.

Perché avviene proprio in quel preciso momento?
E perché in quel modo?

Con la “partenza” dei nostri avi, progetti, sogni, desideri e aspirazioni, può essere che rimangano incompiuti.

Questi sono tutti aspetti che conservano un carattere di eternità e che – vuoi o non vuoi – verranno tramandati ai discendenti, i quali inconsciamente arriveranno alla vita con una parte del  proprio bagaglio emotivo già programmata, e si mostreranno infatti “pronti” a portare a termine l’ incompiuto di un determinato avo.

CHI SONO I NAT

Chi li definisce Signori della foresta, spiriti della natura, spiriti dei nostri avi, aspetti della psiche umana … Io amo definirli “l’insieme di noi”, l’ unità , l’Uno. 

Nel loro insieme rappresentano l’espressione della nostra naturalezza nell’aspetto più selvaggio, sono espressioni della nostra Anima.

Essi ci offrono la possibilità di portare alla luce ciò che non ci permette di manifestare la nostra vera natura, rivelandoci il nostro vero Sè.

I Nat , di cui attualmente se ne osserva il culto in Birmania , originariamente hanno una radice universale.

Essi infatti raggruppano insieme culti e misteri di varie etnie e popoli ( Indiani, Tibeto-Birmani, Egiziani, Arabi, Buddhisti, Induisti, Tantrici , Alchimisti, Sciamanici…) e che indubbiamente hanno provenienze che li accomuna.

Il culto dei Nat ebbe origine grazie al re Anawrahta, fondatore del primo impero Birmano (1044-1077). Prima di questo periodo non vi era propriamente un culto, piuttosto vi si faceva riferimento.

Anawrahta aveva dato una dimora ai Nat, originariamente innumerevoli, il Monte Popa, permettendone il culto, ma limitandone il numero a 37.

LE CARTE DEI NAT 

CARTE DEI NAT 

I Nat corrispondono attraverso le carte ad immagini archetipiche, rappresentando ognuna di loro un aspetto di noi – sfaccettature innate della nostra psiche – che muovono in noi energie più o meno contributive a seconda della carica emozionale che le stanno alimentando.

Attraverso il loro consulto si crea una sorta di campo cosciente, che include il nostro intero sistema familiare, avi inclusi, così esattamente come avviene nel campo morfogenetico delle Costellazioni Familiari i cari Nat rispondono alle nostre domande, ai nostri dubbi.

Ci aiutano a “far chiarezza” facendoci capire come potremmo superare un determinato ostacolo, il perché di una paura, quale decisione sarebbe meglio prendere, come definire una relazione, come modificare un comportamento o una situazione che proprio non ci piace e così via.

Ci mostrano i nostri punti di forza e ci indicano in tutto rispetto e amore cosa ( e da chi ci arriva ) ancora non ci permette di farne il giusto uso, fornendoci inoltre utili strumenti, come meditazioni o rituali, per favorire la trasmutazione di quel determinato aspetto affinché possiamo averne conoscenza e quindi padronanza.

Tale presa di coscienza, che tutto include, se considerata, fornirà la chiave di accesso alle nostro centro, all’anima del mondo, permettendoci così di realizzarci finalmente per come sentiamo e soprattutto per come siamo.

Le carte dei Nat sono state ideate e create da Selene Calloni Williams – scrittrice, viaggiatrice e documentarista, autrice di numerosi libri e documentari a tema : psicologia ed ecologia profonda, sciamanismo, yoga, filosofia e antropologia – in seguito alla sua esperienza di vita in Birmania.

Cosa posso fare per te?

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